Il bambino al centro
Il bambino al centro
Al centro del nostro agire vogliamo porre il bambino, i suoi diritti, i suoi bisogni, i suoi desideri, la possibilità vera che possa diventare grande sperimentandosi, perché sia in grado di sapere e saper fare, al fine di diventare un cittadino responsabile e consapevole.
Vogliamo riconoscere in lui una persona e in quanto tale degno di attenzione e di cura già da ora, non per chi potrà diventare, ma proprio per la persona che già è. Lo vogliamo riconoscere “una meraviglia stupenda” che Dio papà ha creato, una persona “preziosa ai suoi occhi, degna di stima” e perciò amata sempre. Proprio perché lo crediamo tale vogliamo metterci in ascolto di Dio papà per far nostro il suo modo di vedere e amare l’uomo, per rispettare e far crescere ogni bambino, qualunque sia la sua appartenenza religiosa, culturale, sociale, affinchè diventi quell’uomo e quella donna libero e maturo come da sempre lui li ha sognati.
Ci rivolgiamo quindi ad ogni bambino accogliendolo così come è, desiderosi di metterci accanto a lui per accompagnarlo nell’affascinante avventura della crescita.
La Scuola che ci proponiamo di essere
Con umiltà, ma anche con l’ardire di chi avverte il compito di esser stato chiamato a cose grandi, ci proponiamo di essere una scuola:
- a servizio della persona, in grado di cogliere ed interpretare i bisogni dei bambini per dare risposta, con le proprie finalità educative, alla formazione di un cittadino responsabile e consapevole;
- che promuove le competenze culturali per un’educazione integrale della personalità di ciascun bambino/a in una visione cristiana della vita attenendosi ai nuovi Orientamenti Ministeriali, alle nuove Indicazioni Ministeriali e alle Competenze chiave europee;
- accogliente, e perciò capace di costruire una comunità dove ciascuno: bambino, famiglia e personale operante nella scuola si senta valorizzato;
- inclusiva, cioè aperta al dialogo e al confronto, capace di riconoscere la diversità come ricchezza;
- critica, e quindi in grado di attivare validi processi di valutazione e di autovalutazione che le impediscano di crescere accontentarsi del “si è fatto sempre così”;
- dinamica, perché capace di leggere i cambiamenti della società e del territorio in cui è inserita, e avvalendosi di tutte le risorse interne ed esterne disponibili, offrire un servizio e un’offerta formativa in continua evoluzione.